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via egnatia—ponticello 257

vento, ad Forum Novum, specie di luogo di mercato. Se ne conserva al presente memoria nella denominazione corrotta Forno Nuovo1 della contrada a monte di Paduli. Vi furono scoverti oggetti antichi di gran pregio ed una colonnetta milliaria col numero XII, corrispondente alla distanza da Equotutico2. Come vedemmo3, è segnato dalla Tavola Peutingeriana e dall’Itinerario Gerosolimitano.

Di qua dirigevasi sotto Buonalbergo al Ponte delle Chianche4; il quale, sebbene malconcio, lotta ancora col tempo; indi per disotto Casalbore portavasi sul torrente della Ginestra degli Schiavoni, sulla cui sponda sinistra, allo sbocco nel torrente Miscano, esiste ancora una spalla del ponte romano di massi lapidei ed un pezzo dell’arcata di mattoni. Da questo ponte la via saliva ad Equo Tutico, la seconda stazione dopo Benevento, a miglia XVIII da Foro Novo secondo la Tavola Peutingeriana e l’Itinerario Gerosolimitano, mentre quello di Antonino segna tutta quanta la distanza in XXI miglia, cioè uno in meno, da Benevento ad Equotutico.

Questa città era chiamata anche, come nell’Itinerario Gerosolimitano, Equum Magnum, perchè la voce osca Tuvtiks corrispondeva alla latina Magnus; di maniera che tutta intera la denominazione equivaleva a Magnocavallo, forse per le razze di cavalli che potettero esistere in quelle campagne negli antichissimi tempi o per una statua dedicata a Diomede5, dal quale, come Benevento, la si ritenne fondata6.

Ebbe una relativa importanza e pubblici monumenti; e per essa passavano quattro strade consolari: l’Appia Traiana, la Clau-

    resto è antichissimo, così essendo chiamato nell’Itinerario di Antonino, sia di origine Pelasgica, e forse derivato dal primitivo Tomaro o Tmaro. Che i pelasgi abbiano abitato queste regioni è attestato dalle costruzioni poligonie che ancora avanzano nelle vicinanze di Sepino.

  1. È segnata sulle carte topografiche ad 1:50000 dello Stato Maggiore, F. 173, I.
  2. Corcia, op. cit, tom. 2. pag. 510 e seg.
  3. Pag. 254.
  4. Vedi carta top. sudetta, F. 173, I, e F. 174. IV. Vi tornerò sopra.
  5. Corcia, op. cit. tom. 2. pag. 514.
  6. Garrucci, Le antiche iscrizioni, ecc. pag. 17.