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fauçon, perchè egli afferma non trovar rispondente questa definizione di Festo ai prefericuli da lui conosciuti. Poichè Opis o Ops venne detta Cibele o la Terra, perchè, significando tal voce latina aiuto, potere, era ritenuto che da Lei provveniva ogni forza o alimento a tutte le cose che nell’orbe si conteneano1, io non stimo difficile che in questi quadri l’artista abbia voluto scolpire un altro simbolo delle virtù preclare di Traiano.

Solenne trionfo Dacico scolpito nel fregio della trabeazione. Tav. XXVIII e XXIX.

Presso i Greci ed i Romani il massimo degli onori e dei premii concessi ai più illustri capitani fu il trionfo; ma i più splendidi si videro in Roma, allorchè, segnatamente, il suo dominio si estese a dismisura fuori d’Italia2. Il Senato conferiva il trionfo, ma vi dovevano concorrere le seguenti condizioni:

a) che il richiedente avesse disfatto un esercito non minore di cinquemila uomini, dopo regolare e formale dichiarazione di guerra;

b) che fosse stato o dittatore o Console o Pretore;

c) che avesse inviato avvolto nel lauro le lettere di petizione sull’oggetto;

d) che avesse egli stesso condotto i soldati alla vittoria nella provincia da lui governata, non altri; che avesse finita la guerra e senza grande spargimento di sangue, in maniera che la vittoria non fosse costata troppo cara; (È l’esempio più splendido della prudenza e sapienza delle menti romane!)

e) che avesse dovuto trionfare soltanto il capo, ancorchè con un Dittatore fossero stati o un Console o un Pretore;

f) che fosse dovuto il trionfo soltanto a chi avesse accresciuto il territorio Romano con nuovi acquisti, non con il recupero o la restaurazione dei vecchi dominii;

g) che il richiedente avesse dovuto ricondurre in Roma l’esercito vittorioso, dopo pacificata la provincia, rimanendone la cura al successore;

h) che avesse dovuto attendere fuori Roma, innanzi il tem-

  1. Pomey, op. cit. pag. 172.
  2. Montefauçon, op. cit. Tom. IV, pag. 152.