Pagina:Meomartini - I monumenti e le opere d'arte della città di Benevento.djvu/18

xii prefazione

parti, se ogni singolo monumento non si riferisca ad una epoca della storia dell’arte, con peculiari raffronti di altri simiglianti, ove esistano, e, finalmente, se il libro non sia ricco di disegni; »imperocchè in fatto di storia dell’arte l’illustrazione figurata è ausiliare indispensabile della trattazione storica: col disegno davanti la lettura riesce oltremodo utile, talchè un libro d’arte tanto più corrisponde allo scopo, quanto è più ricco di incisioni.»1

Ecco, dunque, come mi si venne sviluppando l’idea di scrivere intorno ai monumenti di questa città: e ne crebbe l’amore quando potei in me formare il profondo convincimento che, a parità di condizioni, meglio riesca a scriverne chi sta sul sito e di frequente li può osservare.

Per riuscire nell’intento mi proposi da prima di studiare tutti gli autori patrii e la maggior parte, che mi è potuta venire fra mano, degli scrittori stranieri i quali trattano dei monumenti in parola. Poscia mi sono occupato del disegno dal vero di questi e dei loro particolari, e mi son giovato del sussidio della fotografia, sempre che il rilievo a mano sarebbe riuscito più difficoltoso e incompiuto. E su i disegni e le fotografie ho fatto eseguire in Milano dal rinomato incisore Vittorio Turati splendidi clichés per le incisioni della illustrazione figurata con i nuovi sistemi della tipofotografia e della fotozincotipia.

Non ho mancato di praticare qualche scavo, come

  1. Alfredo Melani, giornale Lettere e Arti, Bologna, anno i,° N.° 4 — 1889.