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150 | arco traiano |
verso il magnanimo Imperatore. Che Ella simboleggi l’Italia io lo desumo, oltre che dal sentimento chiaro di per sè del quadro, da una medaglia di Antonino Pio1, nel cui rovescio vedesi una figura muliebre cinta di corona turrita e portante nella sinistra lo scettro, con la scritta al di sotto: ITALIA. Trattandosi degli alimenti Italici, siccome in tutte le medaglie che vi si riferiscono vedesi scritto ALIMENTA ITALIAE, all’artista sembrò utile, a chiarire meglio il concetto, scolpire in questo quadro la figura dell’Italia, cui il benefizio di quest’ottima istituzione riferivasi. Non volendosi accettare questa ipotesi, può pensarsi pure che ella rappresenti Cibele, che porta sul capo la corona murale onde Lucrezio disse2: Muralique caput summum cinxere corona, poichè gli antichi ritenevano che la Terra, lo stesso che Cibele, fosse il sostentamento, la nutrice delle città3. Essa era nominata pure Bona Dea, perchè la ragion prima, la causa del nostro sostentamento; Fauna, perchè era la protettrice degli animali; Fatua, perchè si credeva che i neonati non avessero emessi i primi vagiti innanzi di toccar la terra4. Ora, dopo tutto ciò, questa ipotesi pure potrebbe correre.
Similmente io penso, col raffronto di una quasi identica effigie scolpita su una medaglia con la scritta in giro: MARTI PACIF. (A Marte Pacifero), e di altra con l’effigie di Marte Vincitore5, che la figura del guerriero sia quella di Marte; giacchè non soltanto dovean crescere i cittadini per la maggior ricchezza della patria, ma eziandio per la sua fortezza. Onde ebbe a dire Plinio6: «Questi (i fanciulli), che sono il nerbo della guerra e l’ornamento della pace, son mantenuti con quello del pubblico, e si avvezzano ad amar la loro patria, non pur come patria, ma eziandio come lor nutrice.» E avea detto precedentemente7: «affinchè fino dall’infanzia da voi nutricati ri-