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e riversantesi per di sopra la spalla sinistra, da cui pende sino a mezza gamba. Ai piedi porta una leggiera calzatura, che fa distinguere la forma delle dita, e poi sull’alto una fasciatura attaccata alle suole. Gli manca tutto l’avambraccio destro e nella sinistra mano porta non un volume accartocciato, come dice Rossi, ma tavolette. All’anulare sinistro porta un anello con gemma. Alle sue spalle e al suo lato sinistro in quattro piani sono scolpiti dodici littori con le stesse vesti e fasci di verghe laureati come li abbiamo descritti negli altri quadri. Alcuni di essi poco si ravvisano, non tanto per le ingiurie del tempo, quanto per un vandalismo imperdonabile, scorgendosi che le parti mancanti nell’angolo a sinistra dell’osservatore, in alto, manifestamente sono state portate via da scalpellini; così come si ravvisa eziandio nell’altro quadro del fornice, in corrispondenza di questo. Anzi in ambedue i quadri, in quel sito, furono praticati a forza due buchi per mettervi l’arcotrave delle imposte di legno, con cui si chiudeva l’arcata di nottetempo, allorchè essa serviva di porta alla città.

Uno dei littori, privo della testa, dinanzi al Principe, sullo stesso piano più rilevato, quasi volgendogli le spalle, sembra intento alla materiale distribuzione del congiario; e, se non gli mancasse la mano e l’avambraccio destro, il suo atto sarebbe più manifesto; imperocchè dinanzi a lui è un basso tavolo ornato sui fronti della tavoletta con festoni e teste di bue intercalati, sostenente due pani di quelli che venivano dispensati, i quali chiariscono l’azione del quadro. Delle gambe che la reggevano non avanzano che due soltanto, di sezione rettangolare, con zampe di leone, delle quali una è rimasta scolpita a terra sulla base del marmo.

Quest’ultimo personaggio, che di certo dovea essere uno dei più importanti, viene da Rossi interpretato per un console, e poi, poco dopo, per il Prefetto dell’Annona, e ancora più appresso per Adriano. A me sembra piuttosto che rappresenti il Prefetto del Pretorio, avendo le identiche vesti dei littori del quadro, mentre il console avrebbe dovuto portar la toga. Rossi per contrario opina che il Prefetto del Pretorio sia il personaggio che è immediatamente alle spalle del Principe.

Di fronte alla precedente figura, al di dietro della tavola e