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Alle di lei spalle in bassorilievo sono scolpiti due personaggi di giovanile aspetto, dei quali appariscono soltanto le teste. Altre due figure di littori, con i soliti fasci di verghe laureati e la scure sono scolpite alle spalle. Di quella verso il mezzo, fra le teste di Traiano e di Adriano, apparisce una sola gamba con ricca calzatura; e in essa Rossi vede il Prefetto del Pretorio Saburano. Ma, o questi o altri, egli è certo che debba rappresentare qualche cosa di più che un ordinario littore, volendo aver riguardo alla sua ricca calzatura, la quale non è portata da nessun altro dei littori scolpiti nei varii quadri del monumento.

Rossi traduce l’azione che si svolge in questo quadro per l’ingresso di Traiano alla reggia nell’anno 99 dell’era volgare, allorchè questi tornò dalla Germania. Ma tale ipotesi non mi par giustificata. Se nel quadro XV abbiamo indubitatamente riscontrato l’ingresso di Traiano in Roma, non sembrami ben pensato che l’artista abbia voluto ripeter due scene del medesimo atto, l’una dinanzi la porta di Roma e l’altra in prossimità della reggia, dinanzi il tempio di Giove Capitolino. E v’ha di più. Per lo meno l’artista avrebbe dovuto mettere queste due scene l’una appresso l’altra immediatamente; mentre, al contrario, sono intermezzate dal quadro XVII. Nè questa è osservazione lieve, giacchè in seguito mostrerò che vi ha sempre una certa armonia, un certo ordine fra la disposizione dei quadri su ambo le facciate.

Tenendo presente la tav. 28 dell’atlante del Bellori,1 la quale si riferisce ad una delle più belle sculture dell’Arco di Costantino in Roma, ma tolte a quello di Traiano2, trovo moltissima analogia tra essa e il quadro presente del nostro monumento. Come nel quadro che stiamo esaminando, in quello dell’Arco di Costantino vi ha il tempio e l’arco di trionfo, l’uno a fianco dell’altro, soltanto che nel secondo il tempio ha quattro colonne corintie, in luogo di due. Ciò non vuol dir nulla, perchè in un bassorilievo riportato dal Montfauçon3 vedesi lo stesso tempio Capitolino a due colonne, come nell’arco di Benevento con la

  1. Op. cit.
  2. Vedi quest’opera pag. 11.
  3. Op. cit. tom. IV. tav. XIII.