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100 arco traiano

signor De Vita sulla spiega dei quadri del nostro grandioso monumento.

Queste incisioni lasciano molto a desiderare, massime dal lato della fedeltà. E quasi sempre i quadri sono stati incisi a rovescio. Mi recano sorpresa maggiore quelle di Teresa del Po, le quali portano scritto a piè: Teresa del Po, Accad. Romana scul.; perchè sono le meno rispondenti al vero. Se Ella fu quella valente artista1 che si dice, io non so comprendere la ragione di tante licenze, che tradiscono la verità.

In una delle sudette incisioni, che rappresenta l’ultimo quadro da noi esaminato, la figura di Apollo è rappresentata tener nella sinistra una lira, laddove vi è per contrario l’ancora.

Quinto quadro grande (dell’attico sulla facciata interna, a destra dell’osservatore) Tav. XVIII.

Come fondo alla scena di questo quadro sono scolpiti un tempio ed un Arco trionfale. Del primo appariscono due colonne con capitelli corintii sostenenti la trabeazione e il frontespizio che si vede tutto intero. Nel fregio sono scolpite insegne guerresche e di sacrifizii, e nel timpano i fulmini di Giove; fra le due colonne, immediatamente sotto la trabeazione, è scolpita una porta colle imposte di bronzo, come quelle che vedemmo nel quadro XIV. Questo edifizio rappresenta indubitatamente il tempio di Giove. A fianco di esso, sulla sinistra dell’osservatore, è scolpito un arco di trionfo, di cui scorgesi nella tavola un solo dei pilastri, il quale è scanellato, ed ha la cornice di imposta formata di astragalo, fregio e cimasa a guisa di capitello dorico. L’arco, che è ad un sol fornice, ha il suo archivolto modinato ed una cornice di coronamento; nei due timpani a fianco dell’archivolto porta scolpito due vittorie, delle quali quella verso il tempio soltanto si vede intera e porta il labaro o insegna imperiale, come la vediamo scolpita nel nostro Arco trionfale, mentre l’altra vittoria verso l’estremo del quadro è perita per la rottura del marmo. Rossi vorrebbe vedervi, ma con poco fondamento, piuttosto una porta della reggia, anzichè un arco trionfale. In fondo di esso è scolpita una parete a bugne, accennante ad altro edifizio.

  1. Bernardo de Dominici, Vite dei Pittori, Scultori ed Architetti Napoletani, Napoli, tipog. Trani, 1844, tom. IV. pag. 310.