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nisce l’esempio di un Apollo del museo del cardinale Ottoboni rappresentato con simile chioma e con la identica posa della mano destra sul capo; ma non è men vero però che in questa stessa statua e in altre apparisca almeno uno dei simboli di questo nume. Lo stesso Montfauçon1 asserisce: Il n’y a pas un seul de ces symboles qui ne se trouve dans quelque monument. E manca appunto alla figura che stiamo esaminando ogni attributo di Apollo. E poi, se questo nume crinitus pingitur, et ob promissos capillos dicitur intonsus2, non puossene inferire che addirittura il crine di Apollo debba scambiarsi con quello delle donne.

La figura che vado esaminando ha addirittura l’acconciatura muliebre, con le trecce ritorte ed annodate, laonde non può sembrar dubbio che non sia quella di una donna.

Il cennato Montfauçon3 nel discorrere di Apollo se afferma che sovente notasi l’effigie di questo nume con la man sulla testa, non nega per tanto che anche per Bacco si riscontra tal fiata lo stesso; e nel dimandarsi che possa significar quest’atto del posar una mano sul capo, opina che esso nei monumenti romani sia il simbolo o della sicurezza ottenuta o della sicurezza dimandata. Ed aggiunge ancora: Securitas personifiée par les romains etoit fort souvent exprimée par une femme qui porte la main sur la tête: ou la voit ainsi sur plusieurs medailles des empereurs.

Io insisto sulla mancanza di qualsiasi attributo di Apollo nella figura che stiamo esaminando, giacchè non mi sembra che l’artista avrebbe dimenticato così leggermente di scolpirvi uno degli attributi proprii di questo nume, mentre nell’effigie degli iddii che vedremo in altri quadri di questo monumento egli non li ha omessi affatto.

Da ultime mi decido ancora più a pensare che questa figura sia di donna e non di uomo, scorgendo che le altre due hanno il pube scoverto, ed Ercole con verismo abbastanza spiccato, e questa l’ha coverto dal drappo che le scende dall’omero sinistro, per una tal quale pudicizia muliebre. E pure quasi tutte le statue

  1. Alla pag. 100, parag. 1. del luogo citato.
  2. Romanum museum etc. opera et studio Michaelis Angeli Causei, Romae MDCCXLVI, tom. 1. pag. 7, tav. 8.
  3. Supplement au livre de l’antiquité expliquée, tom. 1. pag. 80 e seg.