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ordine tanto glorioso un tempo e tanto benemerito della santa Sede e di tutto il Cristianesimo come si rileva dal documento infrascritto (1 ). Conosco pur troppo che l’amore del sangue, il merito insieme e la stima di un soggetto al disopra di ogni elogio, e che se fosse più a lungo vissuto avrebbe certamente occupato un posto elevato e distinto nella repubblica letteraria non solo, ma per giustizia eziandio nella ecclesiastica gerarchia, mi chiamerebbe a tesserne in compendio la vita, se l’oggetto dell’assunto propostomi non vietasse occuparmene di proposito, e con tutta la precisione possibile, bastando però alla

(1 ) Frater Emmanuel de Tohan Dei gratia Sacrae Domus Hesplis Seti Joannis Jerosolmi, Militaris Ordinis Seti Sepulcri Domci et Ordinis Seti Antonii Viennensis Magister humilis, pauperumque Jesu Xpti Custos: Universis et singulis putes nras visuris et audituris salutem. Notum facimus et in verbo veritatis attestamur, qualiter infrascripta Nota extracta fuit ex originali processu probationum discreti Presbyteri Thomae Silvestri inter fratres Obedientiae Capellanos hujus sacri Ordinis recepti in cancellaria nostra conservato: quam quidem in hanc publicam formam extrahi et redigi jussimus, ut ubique tam in Jud. quam extra eidem plena et indubitata fides adhibeatur, cujus tenor est qui sequitur, videlicet Die XIX Mensis Aprilis 1787. Presentes probationes discreti Presbyteri Tho. mae Silvestri presentatae fuerunt per Commisarios in eis subscriptos Emo et Rmo Dno Magno Magistro, qui eorum relationi, meique Vice Cancellarii voto inhaerendo easdem probationes bonas et validas esse censuit, ac pro talibus admisit et in cancellaria jussit asservari. Unde de mandato Emae suae praesentem feci notum suis loco, et tempore valituram. Bajuliuus Fr. Ludovicus d’Almeyda Portugal. Vice Cancellarius. Et quia ita se habet veritas; ideo in hujus rei Testimonium Bulla nostra magistralis in cera nigra presentibus est impressa. Dat, Melite in Conventu die, mense et anno retroscriptis.

Loco sigilli magni.

Bajul. Fr. Sud. d’Almeyda Portugal. Vice Cancellarius.

Per rendere maggiormente autentico quanto si è creduto inserire in questo capitolo riguardo all’Abate Don Tommaso Silvestri mio Zio, come il primo che possa vantare il pregio e l’onore di aver aperta in Roma ed in Italia la scuola dei muti e sordi, credo non sarà fuor di proposito di aggiungere il qui appresso documento, estratto dalla dedica che l’Abate Giuseppe Bagutti fa a S. E. il Sig. Conte Giulio di Strasoldo di una sua opera molto accreditata che ebbe la luce in Milano nell’anno 1828. concepita in questi termini

Eccellenza

L’Italia non fu tra gli ultimi paesi in cui siasi introdotto il metodo della Istruzione dei sordi e muti. Che anzi la prima scuola dei sordi e muti in Italia ebbe per Istitutore in Roma l’Abate Silvestri uno dei distinti allievi immediati del celebratissimo Abate de l’Epée. L’Italia conta diverse pubbliche ed anche private scuole....