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DI LIONARDO DA VINCI. 69

sendovi ora più all’intorno il tavolato, resta sotto le pareti della terra smossa e de’ rottami impregnati di ciò che più che altro è atto a dar nitro.

Il testè mentovato P. Gattico ci lasciò scritto che Lionardo dipinse in tela l’assunzione della B. Vergine aggiugnendovi, oltre alcuni angioletti, s. Domenico e ’l duca Lodovico da un lato, s. Pietro martire e la duchessa Beatrice dall’altro. Questa tela in forma di semicircolo fu collocata sulla porta della chiesa stessa delle Grazie; e solo nel 1726 fu di là tolta e trasportata in sagristia per avviso del Bellotti, che in quel luogo copiò a fresco il quadro vinciano. Alcuni negano, dice il P. Monti (dalla cui lettera ms. traggo queste notizie) che opera sia di Lionardo, perchè è in tela, e perchè il re Francesco I, che volea trasportar la parete del Cenacolo, non avrebbe quì lasciato un quadro di sì facil trasporto; ma risponde egli medesimo che i Francesi nol curarono perchè non era opera celebre come il Cenacolo; e fors’anco non osarono allora levarlo dalla porta della chiesa. Altronde non è questo il solo quadro in tela di Lionardo rimastoci; e ne riporteremo altri esempj ove daremo il catalogo delle sue pitture. Il ritratto della duchessa mostra esser questo un lavoro non più tardo del 1497. Un’altra pittura rammenta il P. Gattico fatta da Lionardo sopra la porta per cui dalla chiesa vassi nel chiostro, e che distrutta fu a suoi dì.