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DI LIONARDO DA VINCI. 47

della testa, accanto al quale ha scritto alla sua maniera1, ond’abbiasi un’idea dell’acuratezza del suo lavoro, e al tempo stesso del suo singolar modo di scrivere colla mano manca, e della forma de’ suoi caratteri; giacchè più non abbiamo i suoi codici, e rare le tavole del Gerli divennero, dispersi essendossene i rami intagliati. A


  1. Ecco le parole scritte sono presso la testa dell’uomo (Tav. I.)
    h. l. del volto
    g. r. del capo
    g. t. del volto
    f. t. del volto
    f. c. del volto
    k. l. del volto
    h. f. del volto

    Fa che il chapo cioè dalla soḿità dell omo al di sotto del mento sia l’ottava parte di tucto lomo il quale chapo dividerai in 5 ed una delle parti fa che sia del nascimento de chapelli insino al pari della soḿa alteza del capo, un altra parte metti dal taglio della bocca al fine di sotto del mento e laltre di mezo ressterano infral taglio della boccha e al fine del naso co chapeglj.

    Presso la testa del cane leggesi:

    g o sono eguali o r sono simili
    s e sono eguali f f sono simili

    Le quali spiegazioni trovansi oscure perchè mancano al disegno le lettere corrispondenti, o almeno non veggonsi nella copia che n’ha fatta il Gerli; nè più veder le posso nell’originale.