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DI LIONARDO DA VINCI. 183

parole relative al sotterramento delle viti a Vigevano a 20 marzo 1492, risultane l’epoca del progetto vinciano circa quest’anno.

Poichè questo rifar si doveva, Lionardo ne computò prima tutta la lunghezza da Trezzo a Milano, aggiugnendovi pure il fossato della città, a 30 miglia: indi ne calcolò lo scavo in ragione di larghezza conguagliata di braccia 18 colla profondità di braccia 4. Veggo altresì, dice Oltrocchi esaminando il codice atlantico, il disegno delle porte inferiori e superiori delle cataratte, ossiano conche; veggo che ne livellò precisamente l’altezza ne’ luoghi opportuni, provedendo prima all’evasione del Lambro che attraversava il canale; e trovando sino a Gorla un dolce scorrimento d’acqua, ivi ne fissò la prima conca, che poi da Francesco II Sforza fu portata alla Cassina de’ Pomi; e progettò che si formasse il canale in linea retta verso la città quanto era possibile. Così, medianti altre due conche, portò l’Adda sul piano del fossato; a cui non erano ancora portate le acque per la soverchia loro altezza; e con due altre conche loro diede sfogo nel vecchio fossato navigabile di cui sopra parlammo, onde circondare tutta la città, dopo d’averne assicurato il perpetuo uguale livello con adattato scaricatoio, che tuttora sussiste, prima che in esso entrasse. Fin quì Oltrocchi; e giova ben credere ch’egli, che tutti avea sotto gli occhi i codici del Vinci, veduti v’abbia i disegni, e le note di quanto quì asserisce.