Pagina:Memorie storiche su la vita gli studj e le opere di Lionardo da Vinci.djvu/184


DI LIONARDO DA VINCI. 173

tando il Verbano, pel Ticino e pel nuovo canale sino alla città veniano, trovossi che grande ancora era la difficoltà a trasportare gli enormi massi marmorei sino al luogo dell’edifizio. Allora fu che col consiglio, e coll’opera di valenti Ingegneri, si riunirono entro la fossa circondante la città (quella stessa in cui ora scorre il naviglio della Martesana) molte delle acque destinate dianzi ad altri usi, perchè alla navigazione bastassero; e allor fu che le chiuse, sin d’allora chiamate conche, quì s’introdussero per sostenere le acque, alzarle e abbassarle a piacimento, onde le barche cariche dalla bassa sponda del Tesinello fosser sollevate al livello del mentovato fossato, su di cui erano tratte sino al Laghetto già esistente presso S. Stefano, e non lungi dal duomo.

XLVI. Non v’ha, ch’io sappia, storico contemporaneo o vicino a que’ tempi, che di questa util opera ci abbia lasciato un ragguaglio, mentre gli scrittori di que’ dì impiegarono volumi a descrivere le guerre, le stragi, e i devastamenti di questo paese. Agli storici supplì la diligenza dell’eruditissimo mio amico e collega Fumagalli1, (che con sommo dispiacer mio e di tutti i buoni nello scorso marzo perdemmo), e del nostro Oltrocchi, i quali han-

  1. Antichità Longobardico-Milanesi. Diss. xii.