Pagina:Memorie storiche su la vita gli studj e le opere di Lionardo da Vinci.djvu/181

170 MEMORIE STORICHE

A Parigi alcuni ve n’erano, ed altri ven furono portati in questi ultimi anni. Il mentovato Gault fa menzione di un San Giovanni; di cinque figure di vecchie; d’un uomo con uno specchio ustorio per far perire insetti; d’un giovane in profilo; d’un vecchio. Scrive inoltre che più di cinquanta disegni vincieschi ha saputo raccogliere in Italia l’architetto Legrand, e che pensa di pubblicarli.

In Inghilterra ve n’ha pure gran numero.

XLV. Fra gli studj matematici e fisici, che facea Lionardo, quello del moto delle acque come il più vantaggioso alla società, quello fu che lo occupò maggiormente. Già vedemmo, come esaminò le cagioni che alterar possono la quantità dell’acqua che esce da una data apertura; come un semplicissimo macchinismo formando un vuoto possa sollevarla; come entro d’essa e sovr’essa muoversi possa l’uomo. Non gli sfuggia nulla di ciò che l’acqua risguardava. Essendo a Piombino esaminò il moto delle onde che inseguiansi e veniano a spianarsi sul lido; a Rimino fece attenzione alla melodia, che certe acque cadendo faceano; giuochi d’acque formò nel giardino del castello, acciò servissero al bagno della duchessa di cui ci lasciò il disegno; e varj ordigni movibili dall’acqua proponeasi di costruire, ove avesse ottenute le 12 once d’acqua assegnategli in compenso de’ suoi