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DI LIONARDO DA VINCI. 159

alcuni credesi di Lionardo, da altri d’uno scolare.

Un bellissimo ritratto dello stesso pennello è in casa Scotti in abito d’alta dignità. Osservasi però che le memorie presso questa illustre famiglia, diconlo ritratto del Cancellier Moroni, che tal carica sol ebbe alcuni anni dopo la partenza di Lionardo: onde dee credersi ritratto d’altro personaggio; o deve dirsi che quell’abito non era de’ soli cancellieri dello stato.

Così dicesi del re Francesco I un ritratto del Vinci, ch’è in casa Piantanida erede dei Sitoni; ma è più probabile che sia ritratto Gaston de Foix.

V’ha de’ bei puttini lionardeschi nella casa Greppi alla Cavalchina; e sappiamo di fatti che il Vinci parecchi ne dipinse.

Una di lui Madonna non finita mostrasi in casa Vedani, ove pure gli si attribuisce un quadro di contadini ridenti. Leggiamo nel Lomazzo ch’egli tal quadro fece ritraendolo dal vero.

Or delle tavole vinciane che sono fuor di Milano. Hanno i Borromei all’Isola Bella una tavola del Vinci rappresentante un giovane: mezza figura.

In Piacenza mostransi quadri di Lionardo nelle gallerie degli Scotti, e de’ Landi.

Parlammo già del quadro de’ sigg. conti Sanvitali a Parma1.


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