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DI LIONARDO DA VINCI. | 145 |
parole dandar sottacqua, sughero, channello. Nella figura 5, copiata pure dai disegni di Lionardo, vedesi l’uomo galleggiante dal petto in su, mediante un otre o budello gonfio, detto baga da nuotatore da Lionardo1, equivalente al moderno scafandro, che l’uomo pel minore peso specifico sull’acqua sostiene. Un altro nuovo e più strano modo di camminare sopra l’acqua immaginò Lionardo e disegnollo, qual vedesi nella fig. 3 della Tav. ii., scrivendovi a lato: modo de chaminar sopracqua. Se sia questo eseguibile o no, altri sel vegga.
XXXVII. E non solo nell’elemento destinato a pesci voleva il Vinci che l’uomo vivesse e facesse cammino, ma ben anche per le vie degli uccelli e de’ venti. Non conoscendosi ai tempi suoi il peso dell’aria, nè la maniera di grandemente rarefarla, nè i gas più leggeri dell’aria stessa, non pensò a volare se non imitando gli uccelli, col battere e remigar delle ale. Avendo quindi i varj uccelli e ’l volar loro esaminato2, trovò esser l’ala del pipistrello più facilmente imitabil d’ogni altra, e più adattabile all’uomo. Quindi un’ala di tal forma disegnò ingegnosissima, canne adoperando come più leggere delle verghe, la quale per mezzo di cordicelle e di carucole