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102 MEMORIE STORICHE

nali, e della pubblica amministrazione; sì perchè egli vi fa menzione di due sue tavole di varia grandezza rappresentanti due nostre donne, cioè due quadri della B. Vergine, cred’io, anzichè i ritratti della Lisa del Giocondo, e della Ginevra Benci, come parve a taluno. Quali riscontri gli rendesse Salai venuto a Milano apportator delle lettere nol trovo notato; ma che allora o poi abbia ottenuto il pieno possesso dell’acqua donatagli dal re, lo rilevo dal suo testamento in cui ne dispose..

Con Salai e con Lorenzo il notro Lionardo quì tornò nel 1512, forse per ottenere l’acqua non avuta ancora, e che formar dovea senza dubbio la maggiore delle sue rendite, e dalla quale egli pensava, come rileviamo dalla prima delle sue lettere, trarne anche maggiore profitto costruendovi sopra delle macchine e degli stromenti. Forse in questo tempo, acciò il miglioramento de’ bocchelli si facesse, e venisse fatto col giusto risparmio d’acqua, egli esaminò


    portatore di questa..... Io credo esser costì in questa Pasqua per essere presso al fine di piateggiare, e porterò con meco due quadri di Nostra Donna che io cominciati, ed holli ne’ tempi che mi sono avanzati condotti in assai buon porto...
    La terza lettera che trovasi nella medesima pagina è diretta a messer Francesco Melzo intitolandola = Caro mio Messer Francesco. Io mando costì Salai per intendere.... ripetendo lo stesso dell’acqua, e de’ bocchelli, e finisce dicendogli. Non v’incresca per amor mio di sollecitarne un poco il Presidente, e così Messer Girolamo da Cusano, al quale mi raccomanderete ec.