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DI LIONARDO DA VINCI. 95

delle virtù, e pe’ versi che recitavano: per le quali cose, abbenchè non veggalo nominato, ben congetturo che non si sarà lasciato inoperoso il talento di Lionardo.

Sappiamo altresì che questi allora in Lombardia era col suo fido Salai, al quale nell’ottobre fece un imprestito di cui lasciò la seguente nota sul cartone interno dello stesso codice: Addì 15 ottobre 1507. Ebbi sc. 30. 13 ne prestai a Salai per compiere la dote alla sorella, e 17 ne restò a me.

Nè senza fondamento è il pensiere che quì veramente Lionardo tornasse per motivo de’ nostri canali. Vaprio, non dee soltanto considerarsi come luogo ove godea dell’ospitalità generosa dell’amico suo, ma anche come situazione opportunissima per esaminare il modo di migliorare il naviglio, e assicurarne la navigazione senza danno de’ particolari. Trovasi sul primo foglio del codice vinciano segnato X b = comprato in Milano a dì 12 ottobre 1508, e in questo codice alla pag. 76 leggesi un capitolo intitolato = Del canale della Martegnana = cioè Martegiana, o Martesana, in cui espone il suo parere sul minorare il danno che risulterebbe al Lodigiano per l’acqua tolta all’irrigamento de’ prati a favore della navigazione, coll’introdurne nel canale una maggiore quantità, e destinando all’irrigazione quelle delle sorgenti (da noi volgarmente dette fontanili) che scaverebbonsi sulle sponde del canal medesimo.