Anghiari in Toscana: abbiamo molti abbozzi di cavalli1 in diverse positure, che di quel gran lavoro sembrano studj; e sebbene siasi smarrito l’intero cartone, pure si è serbato il disegno almeno d’una parte di esso, in cui veggonsi alcuni cavalieri combattere per uno stendardo; il qual disegno fu pubblicato nell’Etruria Pittrice2; e la stessa zuffa incise Edelinch, su disegno però che vuolsi essere stato ridotto e contraffatto da Rubens. Dal ragguaglio della battaglia scritto dal Vinci, diffuso e minuto, e a gran quadro adattato più che non cel danno gli storici3, scorgiamo come Lionardo ben s’informasse d’ogni circostanza, talor anche immaginaria ma verosimile qual è l’apparizione di san Pietro, prima d’effigiarsene in mente la composizione. Narrasi che la fama di questo cartone abbia attirato a Firenze il gran Raffaello, che lavorava allora nella libreria del duomo di Siena, ed abbia questi da Lio-
in fuga verso il borgo; e quì si fece una grande strage d’uomini, nè si salvarono se non i primi che fuggirono o si nascosero. Durò il fatto d’arme fino al tramontar del sole, e ’l Patriarca attese a ritirare le genti, e seppellire i morti, e ne fece un trofeo.
- ↑ Vedi le Tavole xxxv, xxxvi, xxxvii, e xiii pubblicate dal Gerli.
- ↑ Tom. i. Tav. xxix.
- ↑ Vedi Macchiavelli Istor. Fior. Lib. v. Corio. Istor. Milan. Parte v. Poggio. Vita di Niccolò Piccinino. Ven. presso Ziletti 1571. Ivi leggesi che il Picinino medesimo attribuì la sua disfatta a san Pietro.