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e del suo castello - libro quarto |
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alla Natività di Maria Vergine, porti sulla facciata la espressione della nascita del Redentore. Alcuni opinano che questa fosse la chiesa stata eretta nei primi anni dai Benedettini, che appunto era dedicata al Salvatore ed ai santi Gratiniano e Felino; e che essendosi poscia da essi fabbricata un’altra chiesa unita al monastero, le sia stato all’atto della consacrazione cambiato il titolo, ed appoggiano le loro congetture alla consuetudine di quei tempi di incidere o dipingere sulle fronti esteriori delle chiese il Santo a cui erano dedicate; ma queste congetture che a primo aspetto sembrano di qualche peso, scompaiono se si riflette, 1° che i santi Gratiniano e Felino esistevano già sino dell’anno 979 nella chiesa annessa al monastero, stata espressamente costrutta per riporveli dal conte Adamo fondatore, e riposavano nel coro della medesima, da cui nell’anno 1489 vennero estratti; ed esisteva già prima una chiesa di Santa Maria amministrata dai Benedettini1; 2° che la sola incisione della nascita del Redentore, senza quella dei santi Gratiniano e Felino, formanti il titolo unito della prima chiesa fondata dai Benedettini, non è argomento bastante ad indurre una semipiena prova di fatto, qual è l’antica tavola in legno che attualmente si vede nella suddetta chiesa di san Gratiniano, rappresentante tutto il suddetto titolo unito con un abbate benedettino genuflesso, in atto di preghiera, avanti la Beata Vergine avente in grembo Gesù Bambino; 3° che gli stemmi gentilizii de’ Borromei, esistenti sopra l’incisione suddetta, e scolpiti anch’essi in quel sasso (che però adesso sono abrosi), come altresì quelli che si vedono
- ↑ Vedasi nel libro II di queste memorie.