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50 | memorie storiche di arona |
Quocirca discretioni vestra per Apostolica seripta mandamus quatenus eundem Johannem Antonium commendatarium lamquam patrem et pastorem animarum vestràrum grato admittentes honore, ac benigne recipientes, et honorifice pertraciantes, exhibeatis sibi odedientiam, ac reverentiam debitam, et devotam, et salubria monita, et mandata suscipiatis humiliter et efficaciter adimplere curetis, alioquin sententiam quam idem commendatarius rite tulerit in rebelles, ratam habebimus, et faciemus auctore Deo usque at satisfactionem condignam observari. Datum Romæ apud S. Petrum anno Incarnationis dominicæ 1497, decimo kal. Nov. Pont. nostri anno sexto.» Ed infatti essendo stata recentemente l’abbazia ridotta in commenda, e scemata l’autorità del capitolo dei monaci, non vi volevano minori comminatorie per contenerli in una più stretta obbedienza di fresco introdotta.
Per tenere, per quanto fu possibile, l’ordine dei tempi, e conservare la precisione dei fatti, non è stato possibile accennare prima d’ora altre nozioni dipendenti dagli ultimi periodi dell’abbazia sotto i Benedettini, le quali comecchè abbraccianti i principi dell’interessante materia delle decime, sembra che non si debbano omettere. Non si trova memoria, sino all'anno 1509, che in Arona vi fosse parroco separatamente dal monastero, mentre i Benedettini vi avevano sin presso a quel tempo esercìta, come si dimostrò, la podestà ecclesiastica in prima per mezzo di sacerdoti mercenarii, e poscia con quattro sacerdoti del loro ordine che a tale effetto possedevano quattro assegni o beneficii col titolo di chiericati, de’ quali rimangono ancora al giorno d’oggi le memorie nel chiericato di san Gioanni stato unito all’arcipretura, ed avente in catastro i beni della di lui dote colla sua particolare intestazione; ma