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e del suo castello - libro secondo 25

A maggiore intelligenza di questa pergamena, ed acciò meglio appaia la di lei autenticità, si fa riflettere che nella storia pontificale di Milano si trovano tre Arnolfi arcivescovi di detta città: il primo eletto nell’anno 974 dall'imperatore Ottone II in arcivescovo col titolo anche di conte dell'impero, e questi faceva governare le cose sue temporali da un luogotenente secolare, che chiamò Vice-Conte e poscia Visconte. Il secondo è Arnolfo della casa Arsaghi, milanese, successo nel 998 a Landolfo Carcano sotto l’imperatore Ottone III. Questi ha seduto diecinove anni, ed è quello di cui parla la pergamena 1. II terzo è Arnolfo De Capitanei, milanese, successo ad Anselmo Rho nel 1092 nella sede arcivescovile suddetta. Impariamo poi anche da questa cronaca come sino dal 999 si usasse misurare, come al presente, i terreni a pertiche ed a tavole, metodo questo che si introdusse in Italia sul principio del secolo nono; ed in prima le terre si misuravano a pedatura 2. Altro non meno plausibile documento si è una pergamena signata col primo anno dell'impero di Enrico il Zoppo, che enuncia un contratto enfiteutico tra il suddetto abbate Lanfredo e certo Marino della città di Milano,

seguìto in agosto dell’anno 1013. In Christi nomine Henricus gratia Dei Imperator Augustus, anno imperii ejus, Deo propitio, primo mense augustus. Placuit atque convenit

  1. Sedem mediolanensem adeptus est Arnulphus hujus nominis primus anno 971 in finem vergente. Saxius in vita mediol. antistitum, pag. 359, edit. mediol. 1755. Ed altrove lo stesso a pag. 381: Esempto ad humanis Landulpho Archiepiscopalem dignitatem suscepit Arnulphus secundus anno 998.
  2. Verri, Storia di Milano, tom. I, cap. III.