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e del suo castello - libro secondo | 25 |
Padre Zaccaria, significa bensì che Amizone era conte, e che abitava nei contorni di Stazona e di Seprio, ma non già che fosse egli conte di questi luoghi. Ciò che è certo si è che qualificato Amizone per capitano generale di Ottone I in Italia dalla suddetta cronaca, questa corrisponde benissimo cogli atti relativi alla presa di Roma da esso lui eseguita colle armi di Ottone.
Sarà forse richiesto il perchè nell’epigrafe della sua tomba il conte viene chiamato Adamo, e nella cronaca Amizone. Si è già avanti dimostrata la sinonimia di questi vocaboli; ma scioglieremo ancora meglio il quesito colle stesse parole del Padre Papebrochio, il quale dice, che unum idemque nomen credi possit Adam et Amizo formatum ex nomine priori per apheresim prima sillabe ad Italis (de’ barbari tempi) usque adeo familiarem. Perchè poi venisse chiamato principe si è che questo titolo anticamente si attribuiva ai conti1. Il Corio fa discendere questo conte dalla stirpe del re Desiderio e di Berengario, e Tristano Calco lo enumera fra i principi italiani che Ottone II aveva ricolmi di beneficii dopo la morte del padre allorachè sen venne in Italia; per cuì il Bescapè, a pag. 78, ebbe a dire: guod autem Corius Regie Desiderii aut Berengarii stirpis cum facit, unde hauserit nescio: ed in altro luogo: Adam certe Tristanus inter alios Italos principes numerat, quos Otho Secundus statim post mortem patris, cum in Italiam venisset, beneficiis affecit.
Dal già citato Padre Zaccaria sono state pubblicate alcune delle antiche pergamene e carte di quest'abbadia, che illustrò inoltre di molte critiche osservazioni; ma le