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memorie storiche di arona |
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i corpi dei santi Gratiniano e Felino: e quantunque a primo aspetto ciò possa sembrare verosimile al riflesso, che ogni religione ambisce di propagare le proprie case, e dare alle loro chiese il maggior decoro, e spesse volte col mezzo di sacri depositi; pure nessun monumento, nessuna carta, nessun indizio ci somministra una prova; e pare che avrebbe dovuto essere vanto e quasi interesse dei medesimi monaci di lasciare delle memorie di questa loro erezione; quando al contrario essi medesimi nei loro scritti sono tutti concordi nel ritenere per fondatore di questo monastero e donatore dei sacri corpi il conte Adamo od Amizone, di cui nell’avanti citata cronaca. Io pure venero questo documento, e sono inclinato a prestargli indubitata fede per non essere stato contraddetto da molti insigni scrittori che lo hanno esaminato ed accennato nelle loro opere. Bonaventura Castiglioni, nel suo libro De Gallorum Insubrum antiquis sedibus, allegò essere stato eretto questo monastero da Tealdo Castiglioni arcivescovo di Milano, in un col tempio de’ santi Gratiniano e Felino, ed introdotti da esso i Benedettini. Altri ne fanno fondatore certo Obizzone, conte d’Angera, allucinati dalla osservazione del Fiamma1 che fu il primo che gli cambiò il nome, chiamandolo non Amizo, ma Obizo; esempio non nuovo e da non farsene meraviglia negli scrittori di quel tempo. Quanto siano lontane dal vero tali asserzioni è facile il dimostrarlo. In ordine alla prima, che il monastero ed il tempio fossero già esistenti nell’anno 979, si è poco fa veduto coll’autorità della predetta cronaca, e più ancora nel 999 colla relazione al citato istromento
- ↑ Fiamma in Manip. flor. cap. 132.