Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
18 | memorie storiche di arona |
diamo che i di lei primordii in tali signorie sono tutti poste riori alla provata prima esistenza di Arona e del suo castello.
Le antiche favole della supposta discendenza dei Visconti da Anglo Troiano, da Allione, da Galvagno, e dai sognati conti di Angera, abbastanza furono riprovate dal Puricelli nei monumenti della basilica Ambrosiana; dal Ripamonti nella storia ecclesiastica di Milano, lib. II, parte II; da Antonio Pagi nella critica al Baronio all'anno 1162; da Cipriano Boselli nel di lui libro intitolato Austria Anicia, pag. 726; dal Sassi nella sua dissertazione apologetica dei santi Gervaso e Protaso; e specialmente dal marchese Teobaldo Visconti, il quale, nella sua prefazione dell’origine e dello stemma dei Visconti, così scrisse: In origine trahenda illud temperamentum adhibebimus, ut que ab antiquis scriptoribus in regnantium gratiam ambitiose conquisita sunt, eb poetica vanitate in maius aucta, ca ne digna quidem eristimemus que referantur, sicut qua Petrus Castellus Augustinianus, et Gabriel Simeonius, et plerique alii de Trojana origine, atque Anglo Ascanii filio, longaque Anglerie ac Mediolani regum serie, per barbara, et peregrina nomina, mendacio furori prorimo comminiscuntur: quasi gens diu Italie principes ac patrie regnatrix, et postquam imperio excidit, per titulos, ac memores fastos semper clarissima, otiosorum hominum deliramentis augeret, quibus posteritati fucus fieret, atque inanium ‘narratione, fides etiam veris abrogaretur.
L'essere poi state descritte, pendente il dominio dei Visconti, tutte quelle comuni, che da essi erano state fondate, o ristaurate, o di particolare loro, pertinenza, collo special nome di terre Visconti, denominazione che durò sino ai nostri giorni, dalle quali è esclusa Arona,