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e del suo castello - libro primo | 3 |
sarebbe a dire Vicario del Conte. Quest’ufficio ebbe la sua origine in Milano sin da quando l’arcivescovo ne pretendeva il primato. Ce lo attesta Galvagno Fiamma in questi termini: Vicecomes Mediolani erat Vicarius Comitis, hoc est Archiepiscopi; sub co erant Confanonieri, Advocati, Cattanei, Valvassores..... i quali subordinati impieghi diedero poi luogo ad altrettanti nomi di: famiglie, che tuttodì si conservano; e dalla dignità del Vicario del Conte ne è venuto il cognome, il quale è tanto antico, quanto lo è la stessa dignità di conte, da cui ripete l'origine.
La signorìa di questo potente casato sul lago Maggiore cominciò dall’investitura che il monastero di San Gallo di Costanza fece a Guidone Visconti nell’anno 1142 della Corte di Massino, terra posta sulle colline a cinque miglia sopra Arona, con tutte le sue pertinenze, le quali consistevano nei paesi di Invorio Maggiore e Minore, Oleggio Castello, Monte Olegiasco (ora Montrigiasco) e Paruzzaro. Si estese la discendenza di Guidone Visconti, ed in essa venne distinto e qualificato il ramo stato formato da Uberto d’Invorio, che dagli storici è considerato come capo-stipite dei Visconti duchi di Milano, e che fioriva verso il principio del secolo xiii. Discesero da quegli Ottone, che fu arcivescovo e signore temporale di Milano, che riconosce Invorio Maggiore per sua patria; Uberto vescovo di Ventimiglia; Gaspare ed Obizzo 1. Dai quali poscia sortì il ramo dei Visconti di Castelletto sopra Ticino e di Oleggio Castello, cioè da Uberto, soprannominato Picco, fratello di Matteo Magno. Così si sparse questa famiglia dominando le diverse terre di questa più bassa parte del lago; ma ve-
- ↑ Galvagno Fiamma: Manip. flor.