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memorie storiche di arona |
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Federico I, detto Barbarossa, Enrico VI, sino a Carlo IV, e Vencislao suo figlio e successore nell'impero, al cui soldo fu Gioanni Galeazzo II Visconti, primo investito del titolo di duca di Milano1. E senza più estendermi per comprovare non essere attribuibile ai Visconti l’erezione di questo forte, si ponga mente a quanto scrisse il Denina al capo x, libro iv della sua Storia dell’Italia occidentale, dove annoverando le più distinte famiglie di Milano, fa menzione sotto detto tempo dei Castiglioni, Cattanei, Crivelli, Settala, Lampugnani, Pirovani, Barbavara e Della Torre; quindi dice, che queste cominciarono a figurare nei primi anni di Federico II imperatore di Germania; indi venendo ai Visconti, così si esprime: I Visconti vennero alquanto più tardi. Lo storico però intende di parlare di que’ Visconti che figurarono coi supremi comandi, o per mezzo di grandi signorìe, o con titoli di duca o di vicariì dell’impero, poichè di tale cognome si hanno memorie più antiche del secolo x. Se ne hanno del 884 di Pietro Visconte, che sottoscrisse in Pavia un privilegio dato alla basilica Ambrosiana di Milano dall’imperatore Carlo il Grosso. Del 1037 è celebrato Eriprando Visconte, che trasse dalle carceri di Piacenza Heriberto arcivescovo di Milano. Del 1043 nel privilegio d’immunità dato dall’imperatore Enrico al monastero di san Felice in Pavia; e così di tanti altri di questo cognome, che coprivano civili e militari cariche 2. Si sa che la parola Visconte era titolo di dignità, come
- ↑ Le vite degli Imperatori scritte da Sesto Aurelio Vittore, ivi: Hio (cioè Vencislao) Galeatium, qui magnam Italia partem suo dominio adjecit, ex comite mediolanensibus primus duoem dedit, quœ dignitas ad nepotes transiit. E la lettera patente di nomina, speditagli da Vencislao, è data da Praga il 1° maggio 1395.
- ↑ Il Crescenzio nell'Anfiteatro Romano, parte I, pag. 315.