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lui fu regolata da una filosofia che, non troppo rigida, lo tenne sempre sul retto sentiero del giusto e dell'onesto. Sostenne sempre con dignità le luminose sue cariche, e molto se ne valse per conservare le prerogative al paese nei tempi i più burrascosi per la chiesa. La divozione e l’amore degli Aronesi verso di un sì buon pastore hanno voluto spiegarsi anche verso l’onorata sua salma, col farsi un pregio di processionalmente mostrarla a tutto il paese, accompagnata dal corpo municipale, da tutto il clero, e dalle confraternite, le quali andarono a gara per dividere fra loro l’onorata fatica di portarla per tutto il giro ordinario delle processioni. Giaciono le spoglie terrene di questo degno arciprete nella sepoltura esistente al disotto de’gradini del cancello della cappella maggiore della collegiata nel bel mezzo della chiesa, sepolcro riservato pei soli arcipreti e canonici.

Noi non potremmo meglio far conoscere le pregievoli doti che fregiavano questo insigne pastore, le onorate carriere da lui percorse e le belle azioni colle quali si rese caro a Dio ed agli uomini, fuorché col trascrivere le Seguenti epigrafi state esposte nella collegiata in occasione che il clero aronese, afflittissimo per la perdita del suo capo, celebrò a lui solenni esequie nel giorno settimo dopo la sua morte, state dettate dalla dotta penna del benemerito aronese abbate dottor Giuseppe Bottelli, che pianse nella morte dell’arciprete la perdita irreparabile dell’amico.