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della polizia rispettivamente al paese e suo territorio. Concorse l’amministrazione dell’ospitale a favorire il rinovellamento di quest’ufficio coll’assegnare il palazzo di sua proprietà rimpetto alla chiesa di Santa Maria, in cui prima erano collocate la vice-prefettura e l’ispezione di polizia, per l’alloggio del comandante e degli aiutanti, e pel loro ufficio, che il comune provvide delle necessarie mobiglie. Questa variazione d’ufficio non potè che arrecare al paese qualche perdita a motivo che abbracciando l’ispezione di polizia un esteso circondario, cioè tolse l’attuale provincia, l’Ossola e la riviera d’Orta, e lo stesso capoluogo della provincia, portavagli un grande concorso pei differenti bisogni dei pubblici e delle autorità con detto officio, quando che la concentrazione di quello nel comando militare divenne più ristretta l'autorità, perchè limitata, come si disse, al solo paese e territorio, quindi minore il concorso, e minori i proventi al paese. Ma a risarcirlo di questa perdita concorse ben presto il commercio che ogni dì prosperava. Si vide e si provò col fatto di tanti anni quanto questa posizione era a preferirsi a tutte le altre del Verbano per un sicuro deposito delle merci venienti e destinate pel transito, che prendevano da questo punto le varie diramazioni. Fu quindi con regio biglietto delli 5 febbraio 1824 determinato che Arona dovesse essere luogo per il deposito doganale delle mercanzie di transito. Questa disposizione a cui si diede tosto effetto coll’assegnare per il deposito la metà del già monastero della Purificazione, proprio del municipio, che resta in contatto colla dogana, segna una novella era propizia in fatto di prosperità commerciale per questo paese, a cui affluirono per lungo tempo e merci e commercianti,