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12 | memorie storiche di arona |
l’anno xii del di lui imperio, perchè coronato imperatore nel 967. La traslazione pertanto di detti sacri corpi va stabilita anche secondo l'opinione di chiari scrittori 1 nell’interstizio dell’anno 963, epoca dell'invasione di Roma dalle armi di Ottone I, all'anno 979 dell'era volgare, e come più ampiamente dilucideremo in avanti.
Il secondo documento che dia notizie scritte di questo paese è un antico martirologio manoscritto della chiesa Ambrosiana, che anni sono conservavasi nella biblioteca Archinti di Milano, in cui sotto il giorno primo di giugno si legge: Ipsa die celebratio Sanctorum Finini, et Gratiniani, sub Decio Imperatore in urbe Perusina martirizati sunt. Anno Domini 963 sunt translati ad Aronam juxta lacum Majorem ubi est monasterium. Sebbene questo martirologio sia stato scritto nel secolo xiv, egli però non può essere stato trascritto che da un altro più antico, mentre Beroldo, che scrisse verso l'anno 1450 l'ordine e le cerimonie della chiesa Ambrosiana (della di cui autenticità si serve il chiarissimo Muratori al tomo iv delle antichità d’Italia) annovera la festa de’ santi Gratiniano e Felino tra quelle del 925, nelle quali si corrispondeva agli ebdomadarii, custodi e vecchioni una certa quantita di danaro. Ivi: In sanctorum Filini et Gratiniani Ebdomadariis solidi tres: Custodibus denarii duodecim: Veglonibus denarii decem: Pro calice denarius.
Il terzo documento è l’epigrafe inscritta alla tomba del conte Amizone (ivi chiamato Adamo) riferita da monsignor Abasilica Petri, dai Bollandisti, e dal Marchisio, la quale sebbene non abbia data, concorre però a confermare quanto riferisce la cronaca suddetta. L’epigrafe è la seguente: