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accennati cambiamenti, e quando volle felicitare dì sua presenza quieti suoi diocesani. Egli arrivò in Arona nel giorno 24 di gennaio 1818 preceduto dal suono festivo delle campane, da una salve d’artiglierìa e da un corpo di truppa. Smontò alla collegiata, donde dopo alcune preci si portò nell’annessa casa arcipreturale cbe aveva destinata per la sua abitazione, ove le autorità civili e militari si recarono a complimentarlo. All’indomani, che era giorno di domenica, assistè alle funzioni della collegiata, ed il giorno successivo si portò alla visita delle isole Borromee. Di ritorno da questa gita fermossi ancora in Arona sino al venerdì seguente, avendo in questi giorni atteso a varii incumbenti ed adempito alle sacre cerimonie che celebravansi in occasione che due novizie del monastero della Visitazione vestivano l’abito di professe. Riporto l’epigrafe che per tale avvenimento restava esposta, pendente la dimora del Porporato in Arona, alla porta della collegiata:

DEO • PROVIDENTISSIMO

QVOD • IN • LÆTVM • ECCLESIÆ • OMEN

JOSEPH • MOROTIVS • CARDINALIS

DIVERSIS • MVNERIBVS • IN • EXEMPLVM • FVNCTVS

EPIS • NOVARIENSIS • DICTVS • INAVGVRATVSQVE • SIT

ARONENSES

EJVS • PRÆSENTIA • PRIMVM • RECREATI

GRATIAS • ET • VOTA

VT • VOLENS • PROPITIO • TANTO • VIRO • ADSIT

REMQVE • CHRISTIANAM • SANCTE • PER • IPSVM

AMPLIFICAT


Non era questa propriamente la visita pastorale che d’ordinario fanno i vescovi ai paesi della loro diocesi al primo entrare in possesso della medesima; essa ha avuto