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de’ grani che venivano dal Novarese, e da non poter condurre, che la quantità che ai medesimi veniva assegnata per ogni settimana. Malgrado però di tante precauzioni, la frode era continua per la naturale difficoltà di poter guardare tutto il littorale del lago. Sortì quindi il regio editto 17 settembre che frenò alquanto il contrabbando per le severissime pene che imponeva ai contravventori; non potè però levarlo intieramente, mentre l’eccessivo prezzo a cui li grani ed in ispecie il riso erano giunti negli stati limitrofi in paragone di quello che lo era in queste provincie, era un allettativo troppo forte, e direi quasi un’imperiosa necessità bastante ad illudere il rigore della legge. Tutto però ebbe fine all’apparire dell’anno 1817 per l’aspetto florido delle campagne, e per l’abbondante raccolto dei primi grani, cioè frumento e segale, che fecero notabilmente diminuire il prezzo ad ogni sorta di granaglie: respirò la classe indigente, ed il possessore rimase coll’abbondanza del raccolto bastantemente appagato del reddito de’suoi poderi.

Arona nei tempi di cui trattiamo, e nell’intervallo trascorso sino all’anno 1824 conta delle notevoli memorie e dei fatti pei quali venne sensibilmente cambiato il di lei antico ed ordinario andamento. Noi li andremo passo passo esaminando l’un l’altro successivamente, giacché la disparità loro non comporta che possansi collegare con quell’unione, che l’ordine storico prescrive.

Il primo fra gli ordinamenti che apportò distinzione al paese, è stato lo stabilimento dell’ufficio d’ispezione di polizìa in forza delle regie patenti 15 ottobre 1816, che fissavano nel Piemonte un apposito ministero. Quest'ufficio veniva costituito da un ispettore, capo del medesimo,