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e del suo castello - libro decimo 237

pubblicazione del trattato, cosicché stabilito un ponte di barche sul Ticino tra Sesto Calende e Castelletto, cominciarono nel giorno 3 di giugno a difilare, e nello stesso giorno giunse e pernotò in Arona un corpo di novecento cacciatori tirolesi, i quali non ostanti le rimostranze della amministrazione del pubblico, vollero prendere gli alloggi a discrezione, cosicché introdottisi a torme nelle case, hanno messo nelle famiglie lo scompiglio ed il terrore, volendo essere mantenuti senza spesa. Quindi si comportarono non come truppe coalizzate ed amiche, ma più che nemici dichiarati. Partiti poi nel successivo giorno, vennero rimpiazzati da tre reggimenti del generale Beaulieu, i quali si diressero sopra Arona, Meina, Mercurago, Oleggio Castello e Paruzzaro, ove stanziarono a tutto il quindici di detto mese. In questo periodo passavano per Arona continui corpi di dragoni ed usseri a cavallo, ai quali per li primi otto giorni il comune ebbe a fornire in proprio i foraggi e trasporti, non essendosi attivate le requisizioni che alli dieci dello stesso mese dietro istruzione dell’ufficio della vice-intendenza di Pallanza; ma si ebbe a servirsi della forza militare per ottenere stentatamente l’intento ad onta delle premure e dell’autorità del commissario di governo delegato ad assistere a questo passaggio. Continuava desso da giorno in giorno senza posa dei corpi de’seguenti reggimenti: arciduca Luigi, Giulaj, del Bannato, di Trench, Duka, Tajgmaistre, Kerpen, Vallacelo, Strauh, del Treno, di Novach, Lindeau, Lodovic, Ugolin, Esterhasi, Orange, Simbschen, Lusignam, arciduca Giovanni Lictensthein, Croatti, e Savoia dragoni, coi rispettivi generali e stati maggiori, onde Arona ogni giorno trovavasi zeppa di truppe d’ogni arma, e specialmente nei giorni