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fu l'archivio della municipalità che si vide in un istante spogliato degli atti più importanti che contavano un’antichità rispettabile. Quante belle memorie sono mai perite! Chi ne rifarà del danno?

Tale smania non si fermò solamente in questi limiti, mentre resisi animosi gli insorgenti dal non avere trovata opposizione, suonarono ne’successivi giorni 18, 19 e 20 a stormo per tutta la montagna, e misero a soqquadro gli archivii municipali di Borgomanero, d’Orta, di Castelletto sopra Ticino, di Borgoticino, e di tanti altri luoghi; e quest’esempio si dilatò in altre provincie, ed avrebbe avuto le più tristi conseguenze, se la saviezza del governo provvisorio, stato nominato dalla città di Milano alli 21 di aprile in dipendenza dell’armistizio stato fìrmato alli 16 di detto mese tra l’esercito d’Italia sotto gli ordini del principe viceré e le truppe tedesche, inglesi e napoletane, e stato confermato dal marchese Annibale Sommariva, commissario imperiale, non vi avesse posto un pronto riparo colle vie della dolcezza, e coll’avere ridotti alla sola metà il prezzo de’sali e tabacchi ed i diritti della posta lettere; abolita la legge della coscrizione; col rinvio dei figli unici e degli ammogliati dall’armata, e coll’avere definitivamente levata la gravosa tassa sulle arti e commercio, pesi tutti che eransi resi insopportabili al popolò già da lungo tempo angariato ed oppresso.