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226 | memorie storiche di arona |
scorsi due anni il seguente 1814, die sarà mai sempre memorabile nei fasti d’Italia, e son per dire anche di ciascun paese e luogo del regno. Sulla vociferazione che un corpo delle armate coalizzate contro la Francia tendesse a discendere dalla via del Sempione in Italia, vennero spediti a Domodossola cinquecento soldati di fanterìa e duecento dragoni Napoleone col treno d’artiglierìa sotto la condotta del generale Bertoletti. Questi corpi pernottarono in Arona il giorno 6 di gennaio, e proseguirono, nel giorno successivo la marcia per la loro destinazione; ove dopo dodici giorni di permanenza i dragoni ed il treno sono retrocessi col generale. Iodi a pochi giorni essendosi il capo battaglione Barbavara avanzato colla fanterìa verso il Sempione per sloggiare un distaccamento di tedeschi ivi stazionato, venne fatto prigioniero con otto uffiziali e con parte della di lui fanterìa, il rimanente della quale abbandonò Domodossola, ripiegando sopra Gravellona e Feriolo; ma essendo questo corpo stato rinforzato li 20 e 25 di marzo da cinquanta dragoni e da centocinquanta soldati di altri corpi, si avanzò il giorno susseguente, riprese Domodossola e le sue prime posizioni.
Questi leggieri movimenti erano, per così dire, la ripercussione dei flutti più forti che in altre parti sconvolgevano il mare d’Italia e di Francia; e già altri turbamenti presto si ebbero a sentire, tuttoché la vigilanza del governo cercasse di sopprimerli. Anche in questo distretto regnava da più mesi un sordo fermento nelle popolazioni talmente esauste di mezzi per far fronte ai pagamenti della tassa arti e commercio, personale e reale, che; in vigore di decreto del viceré del 24 gennaio si dovevano sborsare anticipatamente, fuori dell’ordine degli anni precedenti.