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e del suo castello - libro primo 9

suoi abitatori, cioè dagli Aborigeni, desumendo la sua antichità dal proprio nome, che ritiene per derivato dall’Asia, sull'esempio di altri nomi di paesi e di fiumi dell’Italia che traggono l’etimologìa da nomi asiatici, statigli attribuiti dai primi abitatori che dall’Asia vennero in Europa ed in Italia; recando per esempio, che in Palestina sianvi due castelli chiamati Aronum et Aronensia Castra, e quindi non inverosimile che siasi cotal nome da quella gente qui venuta attribuita a questo luogo. Inutili però sono le congetture, e malagevole impresa è quella di volere più oltre stancare la mente per assegnare un preciso dato all'etimologìa di questo nome, mancando le certe fonti da cui poterlo derivare. Alla discordanza delle opinioni sulla legittimità del nome di Arona fa patente giustizia lo stesso Ferrario nella quarta dissertazione, in cui dice: Legitimum nomen Arone idque passim in publicis, privatisque tabulis atque in historiis legitur.

Arona è posta alle rive del Verbano, che gli bagna le mura dalla parte di levante a cinque miglia sopra l’imboccatura del Ticino. Da mezzodì ha un’amena pianura, che costituisce gran parte del suo territorio, che si estende sino al torrente Vevera. Da ponente è circondata in parte da colline fruttifere, ed in parte dalle linee del forte, che si estendono su di un'alta rupe, e la cingono dal lato di tramontana. Gli scorre in seno nella parte più elevata la grande strada del Sempione, la quale gli dà la comunicazione colle terre e paesi della sponda occidentale del Verbano, coll’Ossola, col Vallese, colla Svizzera e colla Germania; e dall’altra parte le offre l'accesso alle strade per il Piemonte, per il Novarese e per la Lombardia. La comodità della navigazione, che presenta il suo litorale,