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204 | memorie storiche di arona |
e morale esistenza. Guerriera in prima e guerreggiata, oggetto della cupidigia de'suoi emuli, e domata da chi da vicino la governava, le idee e le abitudini de’suoi abitanti non potevano essere dirette che alle sole marziali azioni o ad una troppo cieca obbedienza e servitù. Distrutto invece l’oggetto produttivo di questi effetti, prese la popolazione a respirare novelle aure di vita. Allontanati i timori cui dà sempre luogo la presenza delle milizie, e cessata la causa dei pericoli, provò ciascuno una maggiore libertà di se medesimo, e si assicurò la possidenza dei propri averi. Chi si animò al commercio, chi all’agricoltura, chi promosse il perfezionamento nei fabbricati; infine preso Arona il vero germe di vita, che pel corso di tanti anni o per timore o per avvilimento non osava dii dimostrare. Venga meco il lettore scorrendo le seguenti pagine e rimarrà appieno convinto di questo fatto.
Riunite alla repubblica cisalpina, per decreto del primo console Buonaparte1, le provincie di Novara, Lomellina e Vigevano, passò Arona a far parte di questa repubblica la quale essendo stata divisa in dipartimenti, questo tratto di paese statogli aggregato venne denominato il dipartimento dell’Agogna dal fiume di tal nome che scorre nel medesimo; così quelle terre che pel trattato di Vorms si sono nel 1744 dall’imperatrice Maria Teresa cedute al Re di Sardegna, ritornarono in unione al corpo d’onde erano state staccate. Per questa aggregazione (che ebbe luogo nel 1801) essendo Arona divenuta luogo centrale, quando in prima restava limitrofo, sentì molto nel suo commercio sia per essersi aggregati i dazii d’introduzione; sia per
- ↑ In data 13 ottobre 1800.