Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
202 | memorie storiche di arona |
deposte le armi sulla spianata esteriore al paese, partì per Milano. Al comando della piazza rimase il capitano Mollin che dopo pochi giorni lasciò il posto al capitano Quadri svizzero, che militava nella legione italica.
Reggeva a nome del governo provvisorio di Torino la provincia dell’alto e basso Novarese il commissario Benedetto Bono, e per di lui ordine venne creata una nuova amministrazione del pubblico, ponendo in carica quei medesimi soggetti che formavano il corpo municipale all’epoca della venuta degli austro-russi. Quante vicende nel breve corso di diciotto mesi! e quante molestie porta se la guerra, e più ancora l’opinione degli uomini!
Assestate le cose ed assicurata la pace all’Italia uno de’primi ordinamenti della commissione di governo del Piemonte1 fu la demolizione delle fortezze designate atterrarsi dal decreto del primo console della repubblica francese delli 4 messidoro 1800, che erano quelle di Cuneo, Ceva, Seravalle, Torino, Fenestrelle, Bard, Ivrea ed Arona. In conseguenza, di quest’ordine una compagnia di minatori francesi comandata dall’ufficiale del genio Marcellor diede tosto mano alla demolizione. Questa sebbene aiutata da molti manuali requisiti sulle comunità circonvicine durò sino a tutto agosto dell’anno seguente 1804, ed tale circostanza si è fatta aprire la porta verso il lago sin qui denominata Porta Cantone, e che ora prese il nome di Porta Nuova, che era stata chiusa nell’anno 1645 in occasione che la Spagna inallora padrona del ducato di Milano dopo l’assedio, presa, e rilascio del paese e della Rocca fatto dalle armi francesi, aggiunse all’antico muro di cinta
- ↑ Decreto 11 luglio 1800.