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e del suo castello - libro ottavo 185

capitale ad oggetto che co’ suoi frutti siano dati gli esercizii spirituali ogni quattro anni al clero, ed ogni sei al popolo di Arena. Il comune nell’anno 1787 ha fatto erigere la fabbrica delle macellerie per contro al quartiere detto degli invalidi. Erano varii anni che essa pensava per il buon ordine del mercato, e per la pulizia delle contrade e di concentrare in un sol luogo i pubblici macelli; ma la mancanza dei mezzi gli aveva impedito questo lodevole disegno. Opportunamente dalla Sovrana munificenza gli fu assegnato il sussidio di sei mila lire per soccorso restituibile a tempo migliore, stante la grandine desolatrice caduta sull’alto e quasi tutto il basso Novarese, e pensò di impiegare questa somma per la spesa di detta fabbrica, avendo supplito del proprio per il restante. Prima di quest’epoca i macelli erano sparsi qua e là per il paese, per cui rendevasi difficile la loro sorveglianza, incomodo ed indecente il loro esercizio. La riunione dippoi eseguita nell’eretto locale ottenne lo scopo di una maggiore polizia e sicurezza in questo importante ramo di economica provvidenza. All’erezione dei macelli tenne dietro nello stesso anno l’espurgazione, ed il riordinamento del porto a spese dello Stato, non che l’apertura del così detto Portello a porta del Sasso, onde servisse di sussidio al porto grande. Tutte queste opere pubbliche congiunte a quelle che venivano eseguite dai privati od in miglioramento, od in ampliazione degli abitati, resero in pochi anni il paese di molto migliore condizione che prima, e contribuirono anche all’aumento della popolazione. Prosperò altresì in questo spazio di tempo mirabilmente il commercio assicurato dalla quiete e dalli non pesanti aggravii; ma cominciò a soffrire nel 1790 e successivo anno per la quantità straordinaria di