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e del suo castello - libro ottavo 181

di Arona lo fu per li rogiti di certo Giulio d’Orta che era morto nel 1485. Sotto li 17 marzo 1508 e 5 dicembre 1544 Bernardino di Castelletto lo fu pure per gli atti dei suddetto notàio Giacobino Ponzoni e di cento Mazini di Vallemaggia. E cosi avvenne di tanti altri sino all attivazione degli archivii d’insinuazione; perciò noi ci troviamo privi degli atti de notai Gabriele e Giovanni Giacomo Annoni, dei Bindoni, di Cristoforo Decio e dei Soardi, che tutti hanno per molto tempo rogato in Arona, e che dai loro atti avremmo potuto senza dubbio avere delle maggiori notizie interessanti per la storia.

Sino a questo punto nulla si era innovato in ordine alla giurisdizione ecclesiastica per le terre che in virtù della cessione erano state smembrate dal ducato di Milano; e solo in quest’anno 1770 venne pubblicata in Arona e nell’alto Novarese la costituzione del Sommo Pontefice Benedetto XIV relativa all’immunità delle chiese e ad altri oggetti di culto; ed in quest’anno medesimo è stato stabilito in Arona l'ufficio o curia di vicariato generale dell’arcivescovo di Milano per le terre dell’alto Novarese state come si è detto smembrate dal ducato. Il primo vicario è stato il dottore ed arciprete Ercole Maria Bonanomi che indilatamente aprì la sua curia esercendone la giurisdizione. Questo ottimo soggetto riuniva alla soavità dei costumi l’integrità ed il disinteresse, doti pregievoli che regolarono tutte le di lui operazioni, e lo resero meritevole degli onori ai quali è stato promosso1

  1. Nominato dall’arcivescovo Visconti nel 1783 a vicario generale della metropolitana di Milano e ad abbate di sant’Ambrosio ad nemus, continuò nella stessa carica anche in sede vacante come vicario capitolare. Subentrato nell’arcivescovado suddetto il cardinale Caprara, il nostro Bonanomi venne