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e del suo castello - libro ottavo 179

avere considerazione nelle successive provvidenze, e specialmente per una norma nella compilazione delle leggi e costituzioni del Piemonte state poi pubblicate in Arona alli 15 di maggio del 1770. Questo codice stato compilato per ordine di Carlo Emanuele III inallora regnante, diviso in due volumi, comprende i metodi del procedimento civile e criminale; la materia delle successioni, la norma degli atti di volontaria giurisdizione, i regolamenti delle acque, dei boschi, delle miniere, e quantaltro interessa la giustizia e la civile società ; ed è commendevole per la precisione, per la facilità e brevità a cui sono state ridotte le operazioni di pratica, per le regole dei giudizii, e per lo stile in cui è scritto. Cessò dal giorno della di lui pubblicazione l’antico metodo civile e criminale dello stato di Milano che si usava in Arona ed in tutta la provincia di Novara, e cessò pure il titolo di commissario che davasi dapprima al giudice di Arona per antica costumanza. Emanò indi a pochi giorni il regolamento per li notai, che abolita l’erronea pratica del milanese di ricevere gli atti pubblici in tessera ed in latino, restituì a questa gelosa professione l’antico suo splendore. Per la disposizione appunto di dette nuove leggi venne nell’anno medesimo della loro promulgazione stabilito in Arona l’archivio detto dell’insinuazione degli atti pubblici notarili. La Tappa (che con tal nome si chiama il circondario soggetto a questo nuovo ufficio ) comprese tutte le comuni soggette alla giurisdizione di Arona e di Lesa, cbe concorrevano, come al presente, al pagamento dell’affitto e delle contingenti spese per rimpianto e la manutenzione dell’ufficio e dell’archivio a proporzione dell’allibramento censuario di ciascuna comunità compresa nella Tappa. Un