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e del suo castello - libro primo | 5 |
Bescapè scrisse 1: Mercuriacum, quem vicum a Mercurio dictum indicat lapis seu parostata lapidea quem apud ecclesiam loci vidimus his incisis literis romanis, cum alia sint consumptæ:
MERCURIO
SECUNDUS
GEMELLI · F ·
······
······
VS · LM ·
In Angera, paese contrapposto ad Arona al di là del lago, molte iscrizioni furono ritrovate ad Ercole, a Giove, ed a Mercurio dedicate. Ad Ispra, di là non molto lontano, ed a Besozzo sono state ritrovate e lapidi ed altri romani monumenti, de’quali fanno fede indubitata Andrea Alciato, Muratori, e Cotta, ai quali rimetto per brevità il lettore. Romane opere noi vediamo nelle vestigia del ponte sul Ticino sotto di Sesto Calende, nelle torri di Sesona, nelle molte tombe ed urne di recente colà rinvenute, da me pochi giorni sono sugli stessi luoghi riconosciute, e delle quali diffusamente tratta il professore Giani 2.
Ma chè andiamo tanto lungi da questo luogo? Il paese di Gattico, già antico castello signoreggiato dai così detti Gattici, conti di Castello, partitanti Guelfi, che smantellato fu nel 1540 da Facino Cane, conte di Biandrate, partitante Ghibellino, dà delle romane memorie. Nell'anno 1849, nel riordinare colà l’altare di quella chiesa plebana, si è rinvenuta una romana lapide scritta come segue, che tuttora sì conserva in una parete del giardino della casa
parrocchiale :