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e del suo castello - libro settimo 145

distanza di un quarto di miglio sul piedestallo di una bella colonna di granito cui sta sovrapposta una croce di ferro leggesi questo funesto ricordo: Hic annis 1630, 1651 lacrimoso tabisfacto defunctorum ossibus contumulatis pietas commvnitatis Invorii erexit monumentum hoc anno 1650.

Sebbene cessata la strage, e ritornate le vettovaglie a sufficiente bisogno ed a discreto prezzo, Arona potè sentirne poco o nessun vantaggio a motivo che per la discesa dei soldati di Luigi XIII re di Francia sotto il comando del duca Vittorio Amedeo di Savoia contro la potenza spagnuola nel ducato di Milano, Arona si trovò sempre per più anni inondata di truppe, e quasi continuamente assediata.

La resistenza che fece nell’anno 1644 questo forte ai progressi delle armi francesi determinò Filippo III re di Spagna a maggiormente munirlo, ed a raddoppiare le fortificazioni della piazza dalla parte di mezzogiorno; quindi nel mese di marzo del 1645 essendo stato spedito sul luogo il già nominato ingegnere Ricchini, tracciò le fosse e rampari esteriori, e chiusa la porta denominata ’’Cantone’’ vicina al lago dalla parte di mezzodì, ne fece un forte ridotto : alzò in quella vicinanza il bastione detto Mirabella; chiuse l’altra porta chiamata Porta Monastero dalla vicinanza dell’antico monastero dei Benedettini; costrusse la bella porta coperta cui diede il nome di Porta Novara, ed eresse il baloardo sotto la Rocca a cui si attribuì il nome di Bastione san Carlo, con avere chiusa l’antica porta Bruna ivi esistente. Ha continuato per varii anni questo rilevante lavoro, ed è da notarsi che mentre sulle sponde del Verbano si stava accrescendo un forte per servire di antemurale al ducato, e per frenare le frequenti scorrerìe delle