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e del suo castello - libro sesto | 129 |
hanno a che fare le mezze figure rappresentanti il Redentore in mezzo agli Apostoli colla leggiadrìa delle teste, la perfezione nei paneggiamenti, il vago colorito delle superiori tavole, che costituiscono un complesso ammirabile, ed un gusto veramente peruginesco.
Abbiamo in queste pagine notato come nell’anno 1602 il cardinale Federico Borromeo fondasse la scuola sotto il nome di Scolastica maggiore per l’istruzione dei figliuoli di Arona e del Vergante con assegno di capitali bastanti per gli alimenti del maestro, e con fissazione della casa e del locale per esercire la scuola nella canonica da lui innalzala appresso alla chiesa di Santa Maria; dobbiamo ora con compiacenza proseguire all’enumerazione delle seguenti beneficenze, per le quali la memoria e la riconoscenza degli Aronesi verso di sì grande benefattore non verrà mai meno. Eresse sotto li 10 di marzo di questo medesimo anno in collegiata la parrocchiale chiesa di Santa Maria, che decorò di un'arcipretura, il di cui primo arciprete è stato il nobile Giacomo Filippo Solaro già parroco di Arona, di poi instituì sei canonicati ai quali, oltre alle rispettive abitazioni nella canonica stessa, assegnò una conveniente prebenda; e si è per tal modo questa chiesa emancipata dall’aggregazione alla regione del prevosto di Angera, a cui san Carlo Borromeo l’aveva assoggettata nell’anno 1568.
Questo grande Prelato, e padre di Arona, oltre alle opere di pubblica e privata beneficenza, pensò anche ad assicurare le rendite de’poveri, prescrivendo al monte di pietà già instituito da san Carlo, le regole per il maneggio delle entrate e delle beneficenze; e diede in pari tempo alla fabbricerìa della collegiata le opportune leggi col titolo di