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126 memorie storiche di arona

sotto disegno del Pellegrini, come lo impariamo dalla epigrafe posta sulla porta all’occidente della stessa chiesa:

D • O • M

TEMPLO • SANCTISS • VIRG • LAVRETANE

EXTRVENDO

FEDERICVS • CARD • BORROMEVS

MARGARITÆ • MATRIS

AC • POPVLI • ARONENSIS

VOT1S • ANNVENS • IECIT

DIE • VIII • MENSIS • DECEMB •

ANNI MDXCII •

Appena entrato al possesso della sede arcivescovile, e nella prima visita che fece della diocesi nell’anno 1602 avendo veduto molto squallido e deforme il tempio di Santa Maria, si determinò di ristaurarlo a proprie spese, avendovi data esecuzione nel susseguente anno, e consistettero le opere nella totale dipintura della chiesa, ritenute però, come si è di sopra accennato, le immagini antiche che stanno nei lati della porta principale e le medaglie vetuste sottostanti alla vôlta percontro il battisterio. Fece indorare i capitelli delle colonne, rinnovare il pergamo e l’organo, aggiungendo a questo una maggior copia di registri per mano di scelto artefice. Ma la maggiore delle opere che fece a questa chiesa è stato il totale cambiamento della faccia del presbiterio, che prima era una semplice cappella spoglia del benché minimo ornamento. Figura quivi fra pregevoli stucchi, la maggior parte indorati, il ben conosciuto pennello di Francesco Mazzucchelli detto Morazzone. In altrettante tele a giusta sede collocate si vedono dipinte la Natività di Maria, il di lei