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tenerlo colla maggior gelosia, avendo le precedenti vicende di guerra fatto conoscere che era un antemurale del ducato dalla parte della Francia e della Svizzera1. Quindi fissò in Arona la sede, di un governo subordinato a quello di Milano, che tenesse luogo anche di castellano del forte. Il già nominato Giulio Beolco fu l’ultimo che portasse il titolo di castellano; ed il primo governatore, per quanto si è potuto riscontrare, è stato Giovanni Maria De Sardi, il quale fece il lascito di lire quattrocentoventi milanesi alla parrocchiale chiesa di Santa Maria per la celebrazione di una messa ebdomadaria2. Successe al De Sardi lo spagnuolo don Alfonso Sanchez, speditovi da don Pedro Toledo De Osorio, governatore dello stato di Milano. Questi abitava continuamente nel Castello, ove tenne sempre una numerosa guarnigione per li continui movimenti di guerra che vi erano in quei tempi. Introdusse questo governatore l’usanza delle salve d’artiglieria per alcune solennità della chiesa, pel giorno del compleanno del regnante, e per la ricorrenza di alcuni santi di particolare divozione della potenza che comandava.

Copriva in questi tempi la sede arcivescovile di Milano in cardinale Federico Borromeo, nipote di san Cario, successo nelle arcivescovado a Gaspare Visconti, che morì nel 1595. Questo uomo celebre per santità di vita, per lettere, per buon gusto nelle belle arti, e per cuore liberale e magnanimo, non solo corrispose alle più belle speranze che ne-aveva concepito san Carlo, ma sorpassò di gran lunga

la sua e l’altrui aspettazione, e supplì colla più generosa

  1. Il conte Gualdo Priorato nella descrizione di Milano e ducato, annovera fra le prime fortezze del ducato quella di Arona.
  2. Testamento 22 novembre 1611 rogato Cesare Caccia.