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e del suo castello - libro quinto 111

del collegio de’ Gesuiti, per dare loro un commodo accesso alle medesime. A queste scuole si ottenne in seguito di unire la cattedra di filosofia la quale dettò per qualche tempo; ma essendosi in seguito erette le scuole regie in Pallanza, non furono più permesse che le tre scuole di grammatica, umanità, e rettorica, e poco manco che queste fossero colà concentrate. Non poco lustro e vantaggio ridondava ad Arona dall’istituzione di queste scuole per la regolarità con cui dai Gesuiti venivano dirette. Conviene poi confessarlo che tale ramo di coltura affidato a questa religione riscosse per ogni dove i pubblici applausi ed i più grandi frutti, sembrando veramente questo un elemento confacente al di lei instituto: noi vedremo in appresso, che cessata l’esistenza della casa Gesuitica, non potevano più queste scuole sostenersi con quel decoro con cui le ha dessa per lunghi anni mantenute.

Nè solamente nel ramo d’istruzione i figli d’Ignazio si rendevano distinti; ma lo erano anche nella coltura della religione, e nelle ecclesiastiche fatiche. La chiesa dei santi Gratiniano e Felino mercè le cure dei Gesuiti acquistava ogni venerazione e decoro per l’instituzione di certe funzioni, che appagavano il popolo ed erano di aumento al divin culto. La funzione dell’Enterro1 è istituzione Gesuitica, che veniva eseguita con vero decoro nella loro chiesa nel giorno del Venerdì Santo, se pure non si voglia far caso a certe evoluzioni dei travestiti a foggia dei soldati giudei, tratta forse in uso per dare maggiore peso ad una tale milizia. Per la direzione di questa funzione vi era un’apposita congregazione composta di Gesuiti,

  1. Parola derivata ab interitu, d’invenzione spagnola.