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e del suo castello - libro quarto |
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della Lombardia, con diploma dato in Arona l’anno suddetto, che i popoli della riviera di San Giulio non dovessero essere soggetti alla giurisdizione dei regii ministri 1. Nel 1509 era parimenti questo Castello guardato dalle armi francesi pei timori della discesa in Italia di Massimiliano imperatore di Germania, e lo tennero sino all’evacuazione del ducato. Il feudatario nel 1522 lo consegnò all’imperatore e re di Spagna Carlo V che era alle mani con Francesco I re di Francia pretendente al ducato di Milano per diritto di successione, che misurava da Valentina Visconti sua atava maritata con Ludovico figlio di Carlo nell’anno 1589, per cui il ducato di Milano si era reso il teatro della guerra. Discese le truppe francesi in Italia sotto il comando di Tommaso Boerio Normanno, si diressero sopra varie fortezze, e quand’anche nell’inverno dell’anno 1525 fosse caduta grande copia di neve, staccatosi un corpo di settemila fanti italiani della armata, che stava nei contorni di Abbiategrasso, dopo l’inutilmente tentato assedio di Milano, che colà aspettava i soccorsi da Francia, e sotto il comando di Renzo da Cerri, venne sopra di questo forte, difeso da Anchise Visconti di Oleggio Castello, che lo teneva a nome dell’imperatore, e che seppe difenderlo da questo tentativo 2; ed ecco come ne parla il Bugatti, storico milanese 3: «Niente di manco il duce francese per non tenere oziosi i suoi, all’improvviso spedì Orsino Renzo con settemila uomini contro Arona, fortezza del lago Maggiore,
- ↑ Bianchini, delle cose rimarchevoli di Novara a pag. 195.
- ↑ Cotta, Museo Novarese, pag. 272, e Bianchini suddetto.
- ↑ Lib. VI Storia universale, ed il Moriggia pure nella Storia universale, ib. 1, cap. 35.