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100 | memorie storiche di arona |
ceteris Verbanicis........ cum turribus eminentibus fulget. Se Arona prima dell’infeudazione era paese distinto, non lo fu di meno durante il feudo, mentre oltre alle opere di grande rilevanza fatte eseguire dai Borromei intorno al Castello ed al paese, la presenza di questa potente famiglia contribuì non poco all’aumento ed alla celebrità del luogo.
Morto nell’anno 1490 Pierrino de’ Sardi, castellano del forte, vi subentrò il celebre capitano Damiano Besozzo che lo tenne a nome de’ Borromei sino al 1498, in cui Lodovico Sforza duca di Milano sia che gli recassero gelosia le opere della piazza e del Castello, o che non vedesse bene la grandezza e la potenza de’ Borromei, i quali non omettevano mezzi per trarre dalla loro parte i popoli ad essi infeudati, si impadronì improvvisamente della piazza e del forte, restituendoli poscia nell’anno successivo al conte Filippo Borromeo per mezzo di Giovanni Spinola a nome del duca di Milano<ref>Istromento di consegna 31 agosto 1499 rogato Giovanni-Filippo Caccia notaio di Arona.<7ref>. Da quest’epoca in poi i Borromei abitarono in persona il forte; ed il primo che vi si stabilì, per quanto ho potuto ricavare dalle memorie di que’ tempi, è stato Federico, indi Giberto, Giulio-Cesare e Francesco di lui figli, i quali però nelle circostanze di guerra si ritiravano rassegnandolo a quella delle parti belligeranti che si presentava a prenderne il possesso. Dopo la sconfitta di Ludovico Sforza, detto il Moro, avvenuta nel 1500 sul Novarese, questo forte era quasi sempre presidiato da guarnigione francese, e trovo che lo era anche mel 1507, perchè in detto anno Federico di San Severino ottenne da Carlo d’Amboise, governatore