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ecco quanto si legge intorno a quest’illustre personaggio nella biografia classica universale stampata in Torino nel 1833.

«Germonio (Anastasio) arcivescovo di Tarantasia canonista e giureconsulto nato a Sala (ossia Sale) nell’anno 1551, era discendente dall’antica famiglia di Ceva, in Piemonte fece suoi studi nell’università di Torino, dove ricevette il berretto dottorale dalla mano di Pancirolo, uno de’suoi professori. Avendo poi accompagnato a Roma, Gerolamo della Rovere, arcivescovo di Torino, quando questi fu innalzato alla dignità di cardinale esso fu nominato a protonotario apostolico. Innocenzo IX lo autorizzò a continuare la raccolta dei decretali; nell’anno 1608, il duca Carlo Emmanuele primo, lo nominò alla sede di Tarantasia, e lo inviò per alcuni anni in ambasciarìa presso Filippo III in Ispagna.»

Si ha dal chiarissimo Guido Panzirolio da Reggio che fu professore di Leggi in Torino del Germonio nella vita che .


    uxor, Anastasius Archiepiscopus Comesque Tarantasiae, et Alexander filii, Hieronimus, Joannes Baptista, et Anastasius ex Rodomonte maioris natu filio, viro etiam omni virtutum genere ornatissimo, nepotes posuere.

    Nel muro di cinta del cimitero suddetto verso la strada pubblica havvi la seguente iscrizione sopra una lastra di marmo bianco di forma triangolare:

    Sub tuum praesidium ex proventu legati Ill.i et Rev.mi D. Archiepiscopi Tarantasis Salarum Germonii ab Ill.ma Christina confirmati anno Domini MDCCXXXX.

    Nella chiesa anzidetta vi è un’altra iscrizione ad Alberto dei Marchesi di Ceva così espressa:

    Qui supūm meruit propria virtute favorem
    Hac iacet in modica contumulatus huma
    Hic iaceo multos equo qui marte triumphos
    Sepe tuli de me par triumphat atrox
    Ill.mi D.ni Alberti ex Marchio. Ceve sub anno
    1468 die 23 7.bris.


    I Germonio hanno per arma uno scudo d’argento ad un albero di pioppo verde: per cimiero due rami uno di pioppo e l’altro d’olivo: motto: cito germinat. Come da patenti dei 20 agosto 1597 negli Archivi Camerali. (A. B.)